Le famiglie sono state sgomberate, "la legalità è ripristinata"...!

Le 280 persone che vivono in stato di indigenza, famiglie, giovani, bambini, anziani, che per sei mesi hanno occupato lo stabile dell'ex Telecom di Bologna, sono stati evacuati nei dormitori cittadini, e lo sgombero voluto dal Tribunale è stato reso esecutivo

21 OTTOBRE 2015

By Marco Marano

La "legalità" dunque è stata garantita. Bologna si è svegliata stamattina più rassicurata, perché le famiglie con bambini e singoli, italiani e migranti, che vivevano dignitosamente in uno stabile occupato, ora possono tornare alla loro precarietà... Del resto questo è il loro destino: sono poveri che lo restino senza dare fastidio, senza farsi sentire, perché alla città più progressista d'Italia, quella dei funzionari pubblici che vanno a lavoro in Suv, questa storia, diciamolo, ha annoiato non poco...

 

Erano una ottantina le famiglie che hanno vissuto un'esperienza comunitaria ma "abusiva" proprio davanti al Palazzo del Comune di Liber Paradisus, quel comune che vanta di una "ineluttabile" tradizione di sinistra... Che paradosso! E come stridevano queste realtà contrapposte. Se qualcuno ieri si fosse aggirato tra quegli uffici, avrebbe visto dipendenti e funzionari davvero irritati da quella caciara che arrivava dal tetto dell'ex Telecom o dalle urla dei giovani antagonisti che difendevano le ragioni dei "poveri"...

 

La "legalità" è ristabilita e tutti possono tornare alla loro quotidianità, senza pensare che una città civile, dal respiro internazionale, come Bologna, debba necessariamente trovare delle soluzioni avanzate alle criticità territoriali. Si perché, forse il punto è questo e cioè che sforzarsi di pensare a progettazioni territoriali slegate dalle abitudini culturali sclerotizzate, ma forse anche dalle rendite di posizione del semplice funzionario o dell'alto dirigente del comparto pubblico, è faticoso, è dispendioso, non conviene...

 

Intanto Bologna, al di là del grande patrimonio pubblico inutilizzato, al di là del fatto che l'Ente che gestisce l'edilizia popolare è in perdita di milioni di euro, e nessuno sa spiegare il perché, non riesce a sfornare una che sia una idea progettuale in linea con le programmazioni delle grandi città europee, che hanno rivitalizzato settori produttivi, quartieri disagiati, hanno creato villaggi ecosostenibili, hanno valorizzato il modello di comunità legato al Co-housing sociale. Certo, qui non siamo a Stoccolma, dove questa estate il sindaco ha deciso di rinunciare alle olimpiadi per destinare quei soldi alla costruzione di edifici per i meno abbienti... Ci mancherebbe, qui siamo in Italia...

 

Quanto meno però cercare di contestualizzare il concetto di legalità sarebbe opportuno, dato che se proprio dobbiamo utilizzare questo termine, le prime ad essere illegali, forse, sono proprio le istituzioni, dato che il diritto al lavoro e alla casa dovrebbero essere garantiti dalla Costituzione italiana... O no?

 

 

 

 

Credit Radio Cento Mondi